Costellazioni Sistemiche
Secondo l’Organizzazione della Salute, l’infertilita’ si verifica nel 15%- 20% delle coppie, in Italia 2 coppie su 10 risultano essere sterili. La difficolta’ a procreare rappresenta un grosso disagio sia a livello individuale che di relazione per le coppie che si trovano a vivere una tale condizione.
Fino a qualche tempo fa l’infertilità veniva considerata un problema fisico, ma oggi è noto che le componenti psicologiche giocano un ruolo importante, non solo come elemento causale, ma anche come conseguenza dell’iter diagnostico e terapeutico.
Diversi studi hanno mostrato che la maggior parte degli individui infertili mostrano alti livelli di ansia, sintomi depressivi, insoddisfazione, senso di colpa, inadeguatezza, problemi relazionali nella coppia che fuori, problemi sessuali. L’infertilità dunque, sia durante la diagnosi che durante il trattamento può influenzare la qualità di vita.
È evidente che le emozioni prodotte hanno un impatto fisiologico, influenzando, addirittura, la capacità di procreare. La mente e il corpo devono lavorare insieme per raggiungere un equilibrio tra il fisico e la mente; quando l’equilibrio corpo-mente non si realizza, si verificano dei blocchi emozionali e psicofisici che possono bloccare le funzioni essenziali e quindi influire anche sul concepimento.
Nell’ambito della infertilita’ ed in particolare nella Procreazione Naturalmente Assistita si e’ rivelato molto utile l’utilizzo della tecnica delle Costellazioni Sistemiche, per sostenere le coppie durante il percorso che va dalla diagnosi alla eventuale rielaborazione di un progetto di vita condiviso.
Il Lavoro con le Costellazioni Sistemiche è un potente strumento che determina la guarigione ancestrale e generazionale, con profondi risultati che cambiano la vita. Questo processo di guarigione esperienziale è stato originariamente sviluppato dal terapeuta tedesco Bert Hellinger e si è diffuso rapidamente, guadagnando una presenza internazionale.
Mi piace concludere con le parole di Bert Hellinger:
” Se lavoriamo con delle coppie, non ci basta guardare solo all’uomo o a alla donna. Quel che loro raccontano dei loro problemi, e’ solo facciata. Se ci si occupasse solo di questi spesso non si avrebbe una soluzione. Prima si deve guardare a quel che c’e’ dietro e vedere cos’e’ successo nella famiglia d’origine. Solo se prioma si scioglie qualcosa di decisivo li’, possiamo trovare una soluzione anche ai problemi nella relazione di coppia…”